Cascio lancia la “cura” per guarire Palermo
Palermo, Cascio: “Torno in campo per “curare” la mia città”.
“Negli ultimi anni mi sono allontanato dalla politica per intoppi di natura giudiziaria. Ho scelto di stare fuori, per rispetto di me stesso, della mia famiglia, ma anche della magistratura. Sono tornato a fare il medico e lo slogan Ne avrò cura è la sintesi perfetta di quello che è stato il mio impegno dal 2016 ad oggi”, ha detto il candidato a sindaco di Palermo Francesco Cascio in apertura della conferenza stampa, alle Terrazze, a Mondello.
“In questi sei anni, mi sono occupato di emergenza migranti, di emergenza covid e di tante altre questioni delicate dal punto di vista sanitario che mi hanno fatto vedere il mondo da un’altra angolazione. Stare a contatto con la gente – ha detto Cascio – mi ha fatto avvicinare a loro e mi ha portato ad ascoltare di più gli altri e a capire le loro esigenze. A volte bisognerebbe spogliarsi di giacca e cravatta, frequentare meno i palazzi e di più le strade. Oggi sono anche una persona diversa, meno litigiosa e più morbida. Palermo è una città fallita economicamente e moralmente, e va curata con l’aiuto di tutti e in sintonia con la gente. Orlando ha meriti storici in questa città, ma c’è un tempo per tutti e tutto. Quel tempo, per lui, è finito”.
Sulla candidatura a sindaco di Palermo, Cascio ha detto: “Non mi sono candidato io, sono stati gli altri a cercarmi. Io non volevo tornare a fare politica. Ho sempre detto che se posso essere utile ed essere una sintesi politica dei partiti, io ci sono. Tra tutti i candidati, io sono il più civico di tutti, ma bisogna avere il sostegno dei partiti per poter risollevare la città dalle macerie. Io sono un uomo a servizio dei partiti, ma nell’interesse della mia città. Il nostro obiettivo, però è di riunire il centrodestra, unità indispensabile non soltanto per governare Palermo, ma per governare la Regione siciliana e il Paese”.
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha ribadito il sostegno a questa candidatura proponendo ulteriori confronti anche tra i leader Berlusconi e Meloni: “Non mi fermerò, voglio provare ancora a tenere unita la coalizione. Cascio avrà cura della città e della coalizione che lo accompagnerà. La sua candidatura è voluta da noi e dalla gente, apprezzata da tantissime persone e offerta a tutto il centrodestra”.
Prima di lui ha parlato Saverio Romano. “Oggi il giudizio è chiaro – ha detto – Palermo boccia l’amministrazione Orlando. Questa città manca dei servizi essenziali, di tutto. Ma infierire sul passato non serve. Dobbiamo parlare di futuro. Noi non abbiamo aderito ma abbiamo sollecitato la candidatura di Cascio che ha conoscenza della macchina amministrativa e che ha relazioni per lo sviluppo della città. Il centrodestra deve rimanere unito non per vincere, ma per governare”.
“Questa doveva essere solo una conferenza stampa – ha detto Vincenzo Figuccia in rappresentanza della Lega – e sono contento che ci siano tanti amici fra i presenti e questo spiega che al di là dei tatticismi la gente vuole un candidato sindaco, non vuole più aspettare. E noi, il nostro sindaco lo abbiamo scelto. Palermo non può più essere oggetto di contrattazione e di scambio”.
Numerosi sono gli intervenuti all’iniziativa: il candidato vicesindaco ed esponente della Lega Alberto Samoná, Renato Schifani, l’assessore regionale Toni Scilla, Edy Tamaio (Forza Italia), Vincenzo Figuccia (Lega), Antonello Antinoro (esponente di Noi con l’Italia), Antonio Lombardo (Coraggio Italia) e i consiglieri comunali forzisti Giulio Tantillo e Andrea Mineo. Ma anche i consiglieri della Lega: Sabrina Figuccia, Igor Gelarda e Alessandro Anello.