Barbuto – Samonà (Lega): Rimuovere le barriere fisiche, sensoriali e cognitive nei musei
Mario Barbuto e Alberto Samonà (Lega):
“Rimuovere le barriere fisiche, sensoriali e cognitive nei luoghi della Cultura siciliani e renderli pienamente fruibili a tutti”
I beni culturali e artistici siciliani come motore di un grande progetto di rilancio del turismo a Palermo e nell’Isola
Rimuovere le barriere fisiche, sensoriali e cognitive nei musei e nei luoghi della Cultura, per renderli ancora più accessibili e fruibili, garantendo a tutti una piena partecipazione alla vita culturale e sociale. Un impegno che dovrà vedere le istituzioni ancor più in prima linea, sia a livello locale e regionale, sia in ambito nazionale.
A sottolinearlo sono Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, candidato per il Centrodestra al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Palermo e Provincia, insieme all’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà.
In questi ultimi anni, anche a seguito di uno specifico atto d’indirizzo pubblicato già nell’autunno del 2020 proprio dall’assessore Samonà, nei siti culturali siciliani la Regione Siciliana ha compiuto significativi passi in avanti per renderli più fruibili non soltanto ai non vedenti, agli ipovedenti e in generale alle persone con disabilità o agli anziani, ma soprattutto per garantire standard moderni di visita, in linea con quelli dei grandi musei internazionali. Un’attività che, in alcuni casi, in Sicilia ha portato a importanti risultati, come il cantiere di restauro dell’Anfiteatro romano di piazza Stesicoro a Catania, che a fine lavori prevede l’apertura di un nuovo ingresso accessibile a tutti. O i lavori di consolidamento e restauro nel Chiostro di Monreale, con abbattimento delle barriere architettoniche nell’ingresso del monumento. E ancora, l’intervento per la rimozione delle barriere al Palazzo della Zisa di Palermo. Così come il cantiere di restauro delle sale espositive dell’Albergo delle Povere di Palermo, che prevede – fra gli altri interventi – la rimozione delle barriere e l’accessibilità piena del sito. Fra i parchi archeologici siciliani, inoltre, un esempio virtuoso è costituito dal percorso accessibile nella Valle dei Templi di Agrigento.
Tuttavia, si tratta di una direzione avviata, ma che nei prossimi anni dovrà essere ulteriormente incrementata con nuovi progetti che rendno i luoghi della cultura in Sicilia ancora più aperti a fasce sempre più ampie di visitatori: “In alcuni casi – sottolineano Mario Barbuto e Alberto Samonà – possono essere sufficienti semplici azioni di adeguamento, ma in altri si rendono necessari interventi infrastrutturali per eliminare o ridurre le barriere, tenuto conto delle peculiarità dei singoli luoghi. Per rendere pienamente fruibili tutti i luoghi della cultura alle persone con disabilità motoria sensoriale e cognitiva si dovranno impiegare anche le nuove formule di fruizione, come la realtà virtuale, la realtà aumentatva alternativa e le altre tecnologie abilitanti. L’obiettivo da perseguire nel medio periodo è la piena fruizione dei Musei e dei luoghi della Cultura da parte di tutte le categorie di visitatori”.
A questo proposito, una buona notizia è che entro fine anno sarà ripristinato l’itinerario subacqueo tattile delle Isole Ciclopi ad Acireale, che si presentava deteriorato: si tratta della prima realizzazione di un itinerario archeologico subacqueo in Sicilia accessibile per non vedenti e ipovedenti, che hanno la possibilità di fruire direttamente sott’acqua delle testimonianze archeologiche grazie all’uso di schede tattili subacquee in Braille e la possibilità di toccare direttamente sott’acqua i reperti riprodotti. Al termine dell’intervento, il sito sommerso tornerà pienamente fruibile.
Un vasto programma con la Sicilia e Palermo che potranno divenire protagonisti del rilancio e potenziamento dell’offerta turistica, grazie alla piena fruizione dei beni culturali, artistici e archeologici quale elemento di richiamo per portare a casa nostra milioni di visitatori accolti da strutture alberghiere confortevoli, trasporti efficiente, ristorazione adeguata, nel quadro di un sistema “Sicilia” integrato.
Ultimo, ma non meno importante, il tema della formazione e aggiornamento degli operatori museali e delle guide che potrebbe riservare opportunità di lavoro per i giovani palermitani e siciliani.