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Autonomia differenziata: Tamajo chiede un dialogo inclusivo ascoltando il Mezzogiorno e la CEI

L'assessore siciliano Edy Tamajo esorta alla cautela nel dibattito sull'autonomia differenziata, sottolineando l'importanza di considerare le voci delle comunità meridionali e della Conferenza Episcopale Italiana

Appello nel dibattito sull’autonomia differenziata: Edy Tamajo esorta a “ascoltare la gente, le imprese del Mezzogiorno, e la CEI

 

Nel pieno del dibattito sull’autonomia differenziata, una questione che potrebbe ridisegnare gli equilibri tra le regioni italiane, emerge un appello alla riflessione e al dialogo da parte dell’assessore regionale siciliano Edy Tamajo. Con parole misurate ma cariche di significato, Tamajo invita a fermarsi per ascoltare le diverse voci che animano il nostro Paese, in particolare quelle provenienti dal Mezzogiorno, dalle sue imprese e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Secondo Tamajo, è essenziale che nel processo decisionale venga dato spazio alle preoccupazioni e alle aspettative delle comunità del Sud, che da tempo sentono il peso di disparità economiche e sociali rispetto al Nord. L’autonomia differenziata, pur presentandosi come un’opportunità per valorizzare le specificità territoriali, non deve trasformarsi in uno strumento che accentui ulteriormente i divari già esistenti.

L’assessore sottolinea l’importanza di una coesione nazionale solida, ricordando che ogni scelta politica deve essere ponderata con saggezza, moderazione e un profondo senso di responsabilità. Il rischio, avverte, è che una maldestra implementazione dell’autonomia differenziata possa alimentare nuove fratture tra le diverse aree del Paese.

In questo contesto, la voce della CEI, che ha espresso preoccupazioni sulla possibile frammentazione del tessuto nazionale, acquisisce un peso significativo. Tamajo esorta i decisori politici a non ignorare queste istanze, ma a considerarle come parte integrante di un dialogo che deve rimanere aperto e inclusivo, volto a garantire un futuro equo e solidale per tutti gli italiani, indipendentemente dalla loro regione di appartenenza.

Il Paese è chiamato a riflettere – conclude nell’appello Edy Tamajo – sulle implicazioni profonde dell’autonomia differenziata e a fare scelte che tengano conto dell’interesse collettivo e del bene comune, senza lasciare nessuno indietro.

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