Amata: «Lo sport deve unire, non dividere: Sicilia esempio virtuoso contro la violenza negli stadi»
L’assessore regionale invita a valorizzare lo sport come strumento educativo
Violenza negli stadi, Amata: «Sicilia virtuosa, ma non abbassare la guardia sul fenomeno»
L’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo invita a promuovere lo sport come strumento educativo
Palermo, 6 dicembre 2024 – La violenza negli stadi torna al centro del dibattito pubblico, con l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata, che sottolinea la necessità di un’azione decisa e continua per combattere il fenomeno. Sebbene la Sicilia si distingua come una regione virtuosa, con soli cinque episodi di violenza registrati quest’anno, secondo un’indagine del Corriere dello Sport, Amata invita a non abbassare la guardia.
Le dichiarazioni dell’assessore Amata
«Gli ultimi episodi di violenza negli stadi impongono una riflessione ormai improcrastinabile. I dati di quest’anno parlano di numeri molto elevati sul territorio nazionale, sebbene la Sicilia si collochi in una posizione assolutamente virtuosa rispetto alle altre regioni registrando pochissimi casi. Naturalmente non basta, dobbiamo lavorare per azzerare queste inaccettabili condotte, senza mai abbassare la guardia sul fenomeno».
Amata ha commentato anche la decisione degli arbitri del Lazio di scioperare contro la violenza, sottolineando l’importanza di un impegno congiunto tra istituzioni, società sportive e tifosi per riaffermare i valori educativi dello sport.
Promuovere lo sport come antidoto alla violenza
«Occorre venir fuori da questa spirale per riaffermare il valore educativo dello sport, un’attività che deve unire e mai dividere. E le istituzioni sono chiamate a svolgere il proprio compito sensibilizzando su questo tema. L’assessorato che guido ha avviato diverse misure proprio con l’obiettivo di promuovere l’inclusività dell’attività sportiva, esaltandone i valori positivi e la capacità di creare un contesto socio-culturale che abbia in sé gli anticorpi alle devianze e alla violenza».
La Sicilia, grazie a una cultura sportiva fondata sul rispetto e sull’inclusività, si pone come esempio positivo nel panorama nazionale, ma rimane la necessità di continuare a investire su progetti educativi e su campagne di sensibilizzazione che rafforzino il messaggio di uno sport sano e privo di violenza.