Aerei: azienda italo-russa realizzerà il SuperJet negli Emirati Arabi
La Superjet International, l’azienda aeronautica italiana partecipata dalla Russia con base a Venezia, ex Officine Aeronavali, messa in crisi dalle sanzioni economiche per la guerra all’Ucraina, continuerà le sue attività con un nuovo azionista degli Emirati Arabi Uniti. Il fondo emiratino Mark AB Capital Investments e la russa United Aircraft Corporation (Uac) hanno infatti siglato un accordo che prevede la cessione da parte del 49% delle azioni di Sji e dell’intera partecipazione nel progetto “Superjet 100”; con questo accordo Uac esce definitivamente dal programma. “Siamo orgogliosi di aver firmato l’accordo con la società italiana Super Jet International che mira a creare una fabbrica di aeromobili, la prima del suo genere, nella regione araba. Il volume degli investimenti nel nuovo stabilimento ammonta a 180 milioni di dollari. La capacità produttiva iniziale sarà di 10-15 velivoli all’anno” ed un eventuale aumento “sarà basato sulle richieste ricevute”, ha spiegato Abdullah Al Qubaisi, presidente ed amministratore delegato della società emiratina.
La fabbrica negli Emirati Arabi dovrebbe essere completata nel 2025. La società Markab Capital ha fatto sapere che formerà e svilupperà professionalità di vertice nel settore dell’aviazione civile, come parte della sua strategia di investimento. L’acquisizione delle quote di SJI sarà possibile a valle della necessaria autorizzazione da parte del Comitato di Sicurezza Finanziarie (CSF). Solo questa autorizzazione, infatti, permetterà lo scongelamento delle azioni e degli asset di SJI. A seguito di detta autorizzazione, la nuova compagine azionaria di SJI sarà così rappresentata: Mark AB Capital (49%), Studio Guidotti International (41%), Leonardo (10%). “Questo accordo – dichiara il Presidente di SuperJet International, Vincenzo Capobianco – ha una grande valenza per la nostra società in quanto l’interruzione dei rapporti industriali e commerciali con UAC consentirà alla società di non essere più gravata dalle limitazioni conseguenti ai regolamenti sanzionatori disposti dall’Unione Europea. Ora SJI tornerà a dimostrare le eccellenti capacità tecniche dei suoi dipendenti, i quali sono riusciti a far fronte ad un duro periodo di difficoltà con coscienza e senso di responsabilità”.
Il Piano di Rilancio è stato elaborato da SJI assieme a Mark Capital AB e prevede investimenti pari a 190 Mil€, di cui 110 Mil€ sulla sede di Venezia, che permetteranno di sostenere lo sviluppo delle nuove configurazioni velivolo, la costruzione della nuova branch negli Emirati Arabi Uniti (UAE) nonché l’aggiornamento continuo del velivolo per fronteggiare adeguatamente la competizione del mercato. Per sostenere sia le attività industriali che commerciali, la nuova organizzazione societaria prevede un progressivo incremento delle risorse, con particolare riferimento a quelle specialistiche, che a regime raggiungeranno le 400 unità su Venezia per un totale di 800 includendo la nuova branch. A Venezia attualmente ci sono circa 110 risorse, ridotte dalle 250 degli anni scorsi a causa prima della pandemia e maggiormente per effetto delle sanzioni. Le previsioni di vendita sono stimate ad almeno 240 velivoli nelle diverse versioni: passeggeri, business jet e cargo, la maggior parte dei quali sarà destinata ad aerolinee emiratine ed indiane.
Dal punto di vista industriale il programma si baserà sul sito di Venezia e sulla nuova branch negli UAE. La sede di Venezia avrà la direzione del programma, la gestione del prodotto e delle relative certificazioni ENAC/EASA, diventando sia la Design Organization Authority – DOA, con la certificazione “di Tipo” del velivolo e quindi con la possibilità di poter effettuare lo sviluppo di nuove configurazioni (business jet e cargo), che la Production Organization Authority – POA, con il completo controllo di tutta la Supply Chain. A Venezia saranno inoltre mantenute le attività di marketing e vendite, installazione opzioni, addestramento piloti ed equipaggi, prove di volo finali, consegne e supporto al cliente. La nuova branch di SJI negli UAE, verrà costituita presso l’aeroporto internazionale di Al Ain e sarà lo stabilimento per la produzione del Superjet 100 nella sua versione basica green per poi essere trasferito a Venezia per il completamento del velivolo e le attività di sua competenza.
Fabio Gigante