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Addio a Totò Schillaci, l’eroe delle Notti Magiche. Aveva 59 anni

PALERMO – Salvatore “Totò” Schillaci, l’indimenticabile protagonista dei Mondiali di Italia ’90, si è spento all’età di 59 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il mondo del calcio e tutti coloro che ricordano con affetto le sue gesta sul campo.

Schillaci rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo come il ragazzo dagli occhi spiritati che fece sognare un’intera nazione durante quell’estate magica del 1990. Il suo percorso verso la gloria fu tanto rapido quanto inaspettato: dalla Serie B con il Messina alla Juventus, fino alla Nazionale in soli dodici mesi.

Nato calcisticamente nell’AMAT Palermo, Schillaci approdò al Messina nel 1982. Nonostante due operazioni al ginocchio, sotto la guida del professor Franco Scoglio e grazie ai teoremi di Zdenek Zeman, esplose come capocannoniere della Serie B nella stagione 1988-89 con 23 gol. Questa performance gli valse il trasferimento alla Juventus e, successivamente, la convocazione in Nazionale.

Inizialmente considerato una riserva dal ct Azeglio Vicini, Schillaci ribaltò ogni pronostico. Il suo ingresso nel match d’esordio contro l’Austria, con il gol decisivo che sbloccò la partita ferma sullo 0-0, fu solo l’inizio di un’avventura straordinaria. Le sue reti e le sue esultanze, con quegli occhi spalancati che divennero iconici, trascinarono l’Italia fino alle semifinali del torneo.

Schillaci concluse i Mondiali come capocannoniere con sei reti, vincendo anche il Pallone d’Oro del torneo. La sua parabola nel calcio professionistico lo portò successivamente all’Inter e poi in Giappone, allo Jubilo Iwata, dove chiuse la carriera.

Dopo il ritiro, Schillaci rimase legato al mondo del calcio, aprendo una scuola calcio a Palermo e partecipando occasionalmente a programmi televisivi. La sua battaglia contro il tumore, combattuta con la stessa determinazione mostrata sui campi da gioco, si è conclusa oggi all’Ospedale Civile di Palermo, dove era ricoverato dal 7 settembre.

Con la scomparsa di Totò Schillaci, il calcio italiano perde non solo un grande protagonista, ma anche un simbolo di come i sogni, talvolta, possano trasformarsi in realtà. Il ricordo delle sue prodezze e di quegli occhi carichi di emozione continuerà a vivere nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.

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