A Gravina di Catania il 35° stage USFR (Università dei Saggi “Franco Romano”) sulla tematica “Calici di legalità: beni confiscati alla mafia, un’occasione di sviluppo del territorio”.
Grazie al patrocinio del Comune di Gravina e dietro iniziativa dell’USFR, Università dei Saggi “Franco Romano” e del Comitato antimafie e del Rotary si è svolto venerdì e sabato il 35° Stage USFR “Calici di Legalita’”. Dinanzi a un folto pubblico di cittadini, e in particolare di diverse rappresentanze di classi terze dei segmenti scuola secondaria di primo grado degli istituti scolastici comprensivi presenti nel territorio gravinese accompagnati dai rispettivi docenti, a fungere da abile moderatore dell’evento è stato il dottor Santo Prestandrea, Coordinatore provinciale ANC Catania, che ha coinvolto soprattutto i più piccoli nel dialogo con le istituzioni attraverso domande mirate e curiosità pertinenti poste da studentesse e studenti ai numerosi rappresentanti delle istituzioni presenti all’evento.
Il vicesindaco Claudio Nicolosi ha portato i saluti di tutta l’Amministrazione comunale gravinese, “come Gravina sia ancora una volta protagonista di un importantissimo evento avente a tema la legalità, evento tanto più significativo se si considera che accanto ai rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per la presenza e disponibilità, e a tanti cittadini vedrà soprattutto la presenza di diversi giovani e giovanissimi, destinatari primi di questa lodevole iniziativa”. A seguire l’assessore del Comune di Gravina ai Beni Confiscati, Filippo Riela, che ha ribadito l’importanza preventiva, oltre che repressiva, degli interventi e dell’attenzione massima che la tematica oggetto di trattazione merita.
Sono quindi intervenuti il Gen. C. A. Antonio Ricciardi, rettore USFR nonché già vice Com. Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Cap. Riccardo Capodivento, C.te della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania e il dottor Aldo Conidi, prorettore USFR e già vice presidente nazionale ANC. Vari gli interventi su tematiche specifiche che si sono di séguito succeduti. Il dottor Girolamo Di Fazio, presidente del Consorzio Beni confiscati, ha trattato della “Importanza del consorzio nella gestione dei beni”. La dott.ssa Stefania Finocchiaro, Segretario generale del Comune di Gravina di Catania, ha dal canto suo esposto una analitica e dettagliata “Relazione sui beni assegnati” in territorio di Gravina. Il dottor Emanuele Mirabella, presidente della quarta Commissione permanente per i beni confiscati alla mafia, ha quindi trattato in maniera approfondita e coinvolgente di “Prospettive di sviluppo e utilizzo dei beni sul territorio” soffermandosi in particolare sull’auspicio di una normativa nazionale che consenta di superare più rapidamente le problematiche riguardanti, ad esempio, le sanatorie legate agli immobili così da avere la possibilità di utilizzare nel più breve tempo possibile gli immobili stessi. Ad esporre certosinamente della “Normativa nazionale sulla gestione dei beni” è stato invece l’avvocato Vincenzo Ragazzi, Consulente legale dell’ “Associazione antiracket ed antiusura etnea” e di “Libera”. Il dottor Danilo De Masi, rappresentante dell'”Associazione per la diffusione della cultura d’impresa”, ha invece esposto nel dettaglio la “Creazione d’impresa e l’economia legale”.
Infine intervenuto l’avvocato Giuseppe Giambrone, esponente della “Commissione legalità e cultura dell’Etna”, Distretto Rotary 2110 che si è pure soffermato sull’importanza dell’instillare la cultura della legalità e dell’educazione civica già ai piccoli. Erano inoltre presenti il dottor Corrado Fatuzzo, ex funzionario di Polizia, che ha pure effettuato un intervento illuminante e pertinente con la tematica in oggetto e, appositamente da Torino, Luigi Romano, ex ufficiale dei Carabinieri e figlio di quel Franco cui l’USFR è intitolata, che ha stimolato gli interventi di studentesse e studenti trattando dell’ossimorico “silenzio assordante” che spesso cala purtroppo dinanzi a simili tematiche e sulla coppia semantica minima “magia / mafia”, ribadendo ancora una volta l’importanza delle famiglie e della scuola, a fianco delle istituzioni, per una diffusione più che mai capillare della cultura della legalità in quel particolare momento storico di crisi dei valori che è il nostro tempo. Per l’Amministrazione comunale gravinese era altresì presente l’assessore Federica Ingaglio. A conclusione della riuscitissima mattinata, agli intervenuti è stata offerta una degustazione di vini all’interno della locale azienda vinicola “Cantine Privitera”, che pure è stata partner dell’evento, all’interno della ditta stessa. Nel complesso una riuscitissima iniziativa che oltre che far riflettere sull’importanza della legalità ha visto ancora una volta Gravina protagonista.
Fabio Gigante