A 80 anni dal sacrificio di Salvo D’Acquisto i Carabinieri in servizio e in congedo in udienza dal Papa
Domenica scorsa, in Piazza San Pietro, il Santo Padre, in occasione dell’80° anniversario del sacrificio del Vicebrigadiere, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Salvo D’Acquisto, ha ricevuto una folta delegazione dell’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri Siciliana alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Comandante Generale Teo Luzi, dell’Ordinario Militare Santo Marcianò e del fratello del decorato Alessandro.
L’avvenimento è stato molto sentito e partecipato da più un centinaio di militari in servizio e in congedo e dalle loro famiglie provenienti dalla Sicilia.
L’incontro con Sua Santità, che ha ricevuto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e dal Comandante Generale Teo Luzi, un bassorilievo in bronzo della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, ha rinnovato lo stretto rapporto che unisce i più alti ideali dei carabinieri ai valori della Chiesa Cattolica, un legame testimoniato dal Servo di Dio Salvo D’Acquisto, figura emblematica di sottufficiale dell’Arma immolatosi per tener fede ai doveri assunti col giuramento prestato, salvando 22 vite della cui sorte si sentiva responsabile.
Il Sommo Pontefice, nel corso del suo intervento, ha ribadito il suo apprezzamento per l’impegno profuso dai militari dell’Arma al servizio della collettività, nel solco di quello spirito di servizio e sacrificio di cui Salvo D’Acquisto resta uno degli esempi più luminosi: “Salvo D’Acquisto visse in anni terribili – le parole del Santo Padre – il mondo era in guerra, in Europa imperversavano le persecuzioni razziali e la logica dell’odio sembrava prevalere. Nella piccola periferia di Torrimpietra, alla quale era stato inviato in seguito alla sua richiesta di volersi sentire utile alla povera gente, ventidue giovani uomini rischiavano la fucilazione da parte delle SS. La falsità dell’accusa a loro rivolta, la rabbia cieca tesa alla vendetta di cui erano vittime, la potenza dell’odio che prevaricava sulla pietà, vennero scardinate dalla generosità di quel giovane Vice Brigadiere, il quale con prontezza si accusò al posto degli altri e convinse i responsabili di essere l’unico da giustiziare. Come non vedere, sullo sfondo di questa storia drammatica e toccante, l’imitazione di Gesù che, inviato dal Padre per manifestarci il suo amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé le nostre colpe, si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e proprio per le sue piaghe noi siamo stati guariti”. In conclusione Il Sommo Pontefice ha rivolto un augurio ai militari richiamandosi alla patrona dell’Arma: “Non scoraggiatevi mai, non cedete alla tentazione di pensare che il male sia più forte, che al peggio non ci sia mai fine e che il vostro impegno sia inutile. Guardando a Salvo d’Acquisto, lasciatevi animare dalla passione per il bene. E continuate, per favore, a manifestare vicinanza alla gente, che da sempre riconosce questo vostro bel tratto. Io benedico voi, i vostri familiari e affetti più cari: anche loro partecipano alla vostra missione! La Virgo Fidelis vi accompagni e, quando la invocate, per favore, non dimenticatevi, di dire una preghiera anche per me”.
Fabio Gigante