PALERMO – Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono una delle principali minacce alla sicurezza dei pazienti a livello globale, e l’Italia non è immune da questo problema. In particolare, la crescente incidenza di infezioni causate da microrganismi resistenti agli antimicrobici sta suscitando preoccupazioni sempre più forti tra esperti e istituzioni sanitarie. Per affrontare queste sfide, giovedì 5 dicembre 2024, si terrà a Palermo un importante convegno dal titolo “Prevenzione e gestione delle ICA, aspetti clinici e medico-legali”, organizzato dall’Assessorato regionale della Salute, Dipartimento per le Attività Sanitarie e l’Osservatorio epidemiologico.
Il convegno, che si svolgerà presso l’Hotel La Torre a partire dalle 9 del mattino, riunirà un panel di esperti per discutere le principali problematiche legate alla gestione delle infezioni ospedaliere. Un tema centrale sarà il contrasto alle infezioni resistenti agli antibiotici, fenomeno che in Italia raggiunge livelli preoccupanti. Secondo i dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’Italia detiene il primato in Europa per resistenza ai batteri, con circa 200.000 pazienti colpiti ogni anno da batteri resistenti e 11.000 vittime annuali. Questo scenario è ulteriormente aggravato dal recente aumento del consumo di antibiotici nel Paese, che è salito del 6,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente, una tendenza che preoccupa per le implicazioni sulla salute pubblica e sul rischio di resistenza antimicrobica.
Le ICA sono riconosciute come uno dei principali fattori di rischio per la sicurezza dei pazienti e comportano costi sanitari ed economici significativi, con un impatto che si stima possa raggiungere i 2,5 miliardi di euro all’anno. Tuttavia, le evidenze scientifiche suggeriscono che queste infezioni possano essere contenute attraverso l’adozione di misure preventive efficaci, che spaziano dalla cura dell’igiene ambientale e personale alla vigilanza continua sulle infezioni (Infection Prevention and Control – IPC) in contesti sanitari ad alto rischio.
Il Risk Manager svolge un ruolo cruciale in questo contesto, contribuendo non solo a ridurre l’incidenza del rischio infettivo per i pazienti, ma anche a perseguire gli obiettivi strategici delle strutture sanitarie, che mirano a contenere la spesa e a migliorare la qualità dell’assistenza. Un altro aspetto fondamentale che sarà affrontato durante il convegno è quello medico-legale: alla luce delle recenti sentenze giuridiche, si discuterà degli oneri probatori relativi alla prevenzione delle ICA e delle implicazioni legali della gestione del rischio infettivo in ospedale, con l’obiettivo di chiarire le responsabilità in gioco per i professionisti del settore sanitario.
Tra i partecipanti al convegno, interverranno figure di spicco del panorama sanitario e giuridico. Salvatore Iacolino, dirigente generale dell’Assessorato della Salute, Salvatore Requirez, dirigente generale del DASOE (Dipartimento delle Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico), Antonio Colucci, dirigente del Servizio Qualità e Rischio Clinico del DASOE, e Salvatore Ferrara, avvocato cassazionista e componente dell’Osservatorio sulla giustizia civile, sono solo alcuni degli esperti che condivideranno le loro competenze e riflessioni durante la giornata.
La conferenza sarà anche un’occasione per approfondire il ruolo dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Dario Greco, in relazione alla gestione delle infezioni in ambito ospedaliero e alle sfide legali connesse alla tutela della salute dei pazienti.
In sintesi, il convegno di Palermo del 5 dicembre offrirà un’importante opportunità di confronto per i professionisti del settore sanitario, per le autorità giuridiche e per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione e prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, un tema che richiede un impegno congiunto e una costante attenzione alle nuove sfide poste dalla resistenza antimicrobica.
Scarica qui il programma del convegno.