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Ballerino è più che internazionale: il suo panino ca’ meusa conquista il mondo

Nino U’ Ballerino, il re dello street food palermitano, celebra il successo del pani ca’ meusa, simbolo di tradizione e innovazione che ha superato ogni confine.

Ballerino è più che internazionale: il suo panino ca’ meusa varca nazione su nazione, mari e monti

Di lui vorrebbero una copia in ogni Paese, ma noi diciamo no: Nino U’ Ballerino è una nostra eccellenza.

Nino Buffa, meglio noto come Nino U’ Ballerino, rappresenta non solo il volto dello street food palermitano ma un esempio vivente di come tradizione e innovazione possano intrecciarsi per creare un successo di portata mondiale. La sua specialità, il pani ca’ meusa, è diventata un simbolo culinario che non conosce confini, conquistando palati di ogni angolo del globo.

In un approfondimento dedicato, il Corriere Canadese lo celebra come il re dello street food, sottolineando la capacità unica di Nino di portare la cultura gastronomica siciliana oltre i confini dell’isola. Un’eccellenza tutta nostra, Nino ha sudato sette camicie per arrivare dove si trova oggi, dimostrando non solo passione per il proprio mestiere, ma anche una continua apertura verso la ricerca, lo studio, e l’innovazione.

Nino ballerino a Palermo show grande chef

Non si è mai accontentato del successo raggiunto: con il suo spirito imprenditoriale, ha continuato a investire nel suo lavoro, aprendo spazi innovativi come quello nella Domus Artis a Piazza Indipendenza e portando avanti progetti come la celebre Sagra della Milza, che attira ogni anno migliaia di visitatori. Ma non solo: Nino offre lavoro a oltre 25 persone, mostrando una responsabilità sociale che si intreccia con la sua dedizione professionale.

Un cuore per gli ultimi

Ciò che rende Nino davvero unico è il suo lato umano. Nonostante il successo, è rimasto una persona umile, sempre pronta a tendere una mano agli ultimi. Questa sensibilità sociale nasce dalle sue origini e da un legame mai reciso con la terra e le sue radici. Nino non è solo un imprenditore, ma un capo-lavoratore che si sporca le mani ogni giorno, dando il buon esempio ai suoi dipendenti e contribuendo attivamente al tessuto sociale della sua città.

 

Estratti dal Corriere Canadese

Come sottolinea il Corriere Canadese:

“Nino porta avanti una tradizione di famiglia che risale a suo nonno […] Il suo locale storico, situato in Corso Finocchiaro Aprile a Palermo, è diventato un punto di riferimento per il cibo di strada, attirando sia turisti sia locali. Con un’attività che affonda le radici nella cultura palermitana, Nino ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo alla promozione dello street food siciliano.”

E ancora:

“Nel 2004, con la prima edizione della ‘Sagra della Milza’, l’evento ha attirato oltre 25.000 visitatori, con un grande successo anche tra i turisti […] Nino non si limita al cibo: il suo carisma e il suo entusiasmo lo hanno reso una figura iconica anche sui social media, dove condivide non solo le sue creazioni culinarie, ma anche l’amore per la sua città.”

Un ambasciatore della Sicilia nel mondo

Di Nino U’ Ballerino si può dire tanto, ma una cosa è certa: non ne vogliamo una copia in ogni Paese. Lui è una perla autentica della Sicilia, un simbolo di ciò che di meglio la nostra terra può offrire al mondo. Ogni sua preparazione, ogni suo gesto, è un omaggio alla tradizione palermitana, e siamo fieri di averlo come ambasciatore della nostra cultura e dei nostri valori.

Questo approfondimento nasce come omaggio a un uomo che, con il sudore della fronte e il cuore aperto al mondo, ha saputo rendere grande un semplice panino, trasformandolo in un racconto di passione, cultura e identità. Grazie, Nino, per essere un simbolo della Sicilia che sogna, lavora e non si arrende mai.

Nino ballerino a Palermo show

“Mi hanno offerto di aprire in ogni parte del mondo, racconta Nino Ballerino – garantendomi tutto: dal sito dove aprire, all’assistenza tecnica e burocratica, ai finanziamenti iniziali per decollare con il piede giusto e tanta, tanta amicizia. Ma io non riesco a tradire la mia città, la mia Palermo, che mi ha dato tanto pure quando non avevo nulla. È più forte di me l’attaccamento alla terra. Quante volte anche lo stesso Salvo Nugnes, manager culturale, giornalista, oltre che mecenate e amico di Sgarbi, mi ha proposto di aprire anche al Nord Italia, con la certezza aritmetica di avere successo, come accade quando parto per preparare per i suoi eventi il catering made in Palermo. Io ringrazio davvero tutti quelli che, con amicizia e rispetto professionale, mi hanno chiesto di cambiare città o aprire in più punti nel mondo. Io rimango qui, con la mia famiglia, il mio staff, i miei progetti, che in città troveranno presto nuovi spazi, e con la mia Palermo, a cui devo davvero tutto l’amore possibile.”

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