1943, la reconquista dell’Europa: dalla conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia.

Sabato scorso, presso il Club Progressista di via Roma 279 a Belpasso, è stato presentato il libro di Alfonso Lo Cascio intitolato “1943: la Reconquista dell’Europa. Dalla conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia”. L’evento è stato aperto dall’intervento del magistrato Gaetano Schillaci, seguito da un dialogo tra l’autore e Luciano Mirone, giornalista e direttore de l’informazione.

Il 1943 rappresenta un anno cruciale nella seconda guerra mondiale. La notte tra il 9 e il 10 luglio segna l’inizio dello sbarco degli Alleati in Sicilia, evento che dà il via alla “Reconquista” dell’Europa, culminata con la liberazione di Berlino e il ritorno della democrazia nel continente. La decisione presa alla Conferenza di Casablanca di gennaio, che imponeva la “resa senza condizioni” alle forze dell’Asse, segna un punto di non ritorno nella guerra. Il libro narra gli eventi di quei mesi, partendo dalle premesse che portarono all’incontro tra gli Alleati e alla loro unità di intenti. Viene descritta la cronistoria della Conferenza di Casablanca, tenutasi nell’Anfa Camp, una zona militarizzata sotto stretta sorveglianza americana. Le conseguenze della conferenza, le reazioni in Italia da parte del regime fascista, della monarchia e del Vaticano, e i motivi che portarono gli Alleati a scegliere la Sicilia come punto di invasione sono analizzati in dettaglio.

Un capitolo è dedicato al ruolo della mafia nello sbarco, un tema controverso che ha visto diverse interpretazioni, anche alla luce di nuovi documenti militari. E infine, il libro descrive come le conclusioni della Conferenza di Casablanca si materializzano con l’occupazione del “ventre molle dell’Asse”. Gli alleati lanciano il primo attacco alla “Fortezza Europa” e, in appena 38 giorni, conquistano l’intera isola di Sicilia. Questo evento segna l’inizio della fine per le forze dell’Asse in Europa, aprendo la strada alla liberazione del continente.

Alfonso Lo Cascio, una colonna portante della cultura siciliana, è un giornalista pubblicista e Presidente regionale di BCsicilia, un’associazione che si dedica alla tutela dei beni culturali e ambientali. Fondatore dell’Università Popolare di Termini Imerese e direttore della rivista “Espero”, Lo Cascio ha collaborato con prestigiose testate come “Segno” e “Centonove”.

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