La rinascita dello Sperone: il murales di Santa Rosalia come simbolo di libertà
Il murales di Igor Scalisi Palminteri celebra l’emancipazione femminile e l’identità di un quartiere in trasformazione.
È stato realizzato nel quartiere Sperone un dittico dedicato alla nostra patrona Santa Rosalia. L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri ha realizzato quest’opera d’arte tra la via Sacco e Vanzetti e la via Vittorio Salmeri con l’intento di rappresentare la santa come simbolo di indipendenza e di emancipazione femminile.
L’artista è ben noto a Palermo e provincia, ma anche in tutta Italia; si definisce “pittore di quartiere” proprio perché la sua iniziativa è quella di valorizzare le periferie nelle città più problematiche attraverso un messaggio di speranza e di rivalsa verso la popolazione dei quartieri difficili. Proprio a Palermo ha realizzato “Roveto Ardente” nel quartiere Brancaccio dedicato a Don Pino Puglisi, “Ora ti passa” all’Ospedale dei bambini Di Cristina e “Pace” dedicato a re Vittorio Emanuele III.
Lui stesso afferma: “A volte penso che ogni quartiere dovrebbe avere una Santa Rosalia per ognuno di noi; per ogni palermitana e per ogni palermitano, Santa Rosalia rappresenta qualcosa di personale. Probabilmente ognuno di noi le attribuisce un significato diverso, intimo, e il significato che ho dato io dipingendo Santa Rosalia allo Sperone è immaginare una donna che si allontana e rifiuta gli stereotipi, una donna che vive liberamente, che pensa liberamente, che si veste liberamente, che agisce liberamente, in una società che la costringe invece sempre dentro alla violenza e la imprigiona nella gabbia degli stereotipi”.
Infatti, l’immagine rappresentata è disposta in due scene di grande impatto visivo: da una parte abbiamo la santa con uno sguardo verso il cielo come simbolo di speranza e devozione a Dio; dall’altra abbiamo un giglio impugnato da una mano maschile come simbolo di purezza e candore. Il pittore vuole lanciare un messaggio di coraggio e di indipendenza alle donne palermitane, esortandole a realizzare i propri desideri senza paura. Infatti, fu la stessa santa a ribellarsi al padre riguardo a un matrimonio combinato, scappando dalle mura di casa e diventando un’eremita. Attraverso questa rappresentazione, Igor Scalisi Palminteri vuole scuotere le menti comuni nella ricerca di vivere liberamente senza catene.
L’iniziativa è stata commissionata dalla Parrocchia San Marco Evangelista per la realizzazione di un progetto più grande, che ha visto la partecipazione dell’artista Aida Satta Flores in uno straordinario concerto, “Il profumo dei limoni replanted concorde”, durante la manifestazione “La metamorfosi di un fiore – Dalla rosa al giglio”, avente come partner le ditte Giuseppe Di Maria, Siciliana Gru, Genesi Group, LCU ETS e Soc. Coop. Arte Senza Fine. “Una straordinaria opportunità per lo Sperone e per Roccella”, afferma don Ugo Di Marzo, parroco della Comunità Pastorale Roccella-Sperone.
La realizzazione della Santuzza sicuramente dà entusiasmo e rincuora la maggior parte delle persone che guarda il murales. Per un quartiere così difficile e complesso, lanciare messaggi del genere dà speranza e un senso importante di rivalsa verso se stessi e di appartenenza verso la propria città. Ecco perché si sceglie di raffigurare il giglio: per far riflettere tutte le donne che si sentono in gabbia e tutte le persone che non vivono liberamente la propria vita, e dare forza e coraggio a superare ogni stereotipo culturale. Un progetto del genere valorizza la nostra città ed evidenzia l’aspetto più umano e fragile della nostra comunità, vogliosa di rinascita.
L’inaugurazione del murales è prevista per lunedì 30 settembre alle ore 18:00, dopo la celebrazione della S. Messa a San Marco.