Nuovo tentativo di truffa al Canile di Palermo: fermata una cittadina
Le indagini della Polizia Municipale sventano un piano per ottenere cure veterinarie a spese del Comune. L'assessore Ferrandelli intensifica i controlli
Scoperta una nuova truffa al canile: Ferrandelli annuncia altri controlli serrati
Palermo, 3 settembre 2024 – Continua l’impegno del Nucleo Benessere Animale della Polizia Municipale di Palermo per contrastare i tentativi di truffa ai danni del Comune. Nelle ultime ore, un nuovo caso è emerso presso il Canile municipale, coinvolgendo una cittadina che ha tentato di ingannare le autorità locali.
L’episodio si è svolto nel presidio veterinario di via Tiro a Segno, dove una donna si è presentata con un chihuahua, dichiarando di averlo trovato ferito per strada. L’animale, con una sospetta frattura a una zampa, sarebbe stato sottoposto a un costoso intervento chirurgico a carico delle casse comunali, per poi essere richiesto in adozione dalla stessa donna.
Tuttavia, grazie alla rapida reazione degli agenti della Polizia Municipale, il tentativo di truffa è stato sventato. Le indagini hanno rivelato che l’animale non era stato affatto rinvenuto per strada, ma faceva parte di un piano per ottenere cure veterinarie gratuite a spese del Comune, con l’intenzione di adottarlo successivamente.
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in seguito alle direttive dell’assessore al Benessere Animale, Fabrizio Ferrandelli, che ha voluto intensificare i controlli sugli accessi ai canili municipali. Solo la scorsa settimana, grazie alle stesse verifiche, erano già stati individuati altri tentativi di frode.
«Un plauso per le attività svolte dalla Polizia Municipale», ha dichiarato l’assessore Ferrandelli, sottolineando l’importanza di mantenere un controllo rigoroso sulla gestione del servizio benessere animale in città. L’assessore ha inoltre confermato la volontà di proseguire su questa linea, per garantire che i fondi pubblici siano utilizzati esclusivamente a favore del benessere degli animali e non diventino oggetto di speculazioni fraudolente.