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Iran: lanciati i droni Shahed 136 su Israele.

Sono droni ad ala a delta, a basso costo e possono volare fino a 185 km.

L’attacco era atteso da giorni: sembra che ora i droni stiano sorvolando l’Iraq e potrebbero metterci ore prima di raggiungere i loro obiettivi. Con l’industria della difesa sorta dalle ceneri della sanguinosa guerra Iran-Iraq degli anni Ottanta, la Repubblica Islamica dell’Iran si è lentamente affermata come una delle principali potenze missilistiche e di droni del mondo. Gli scienziati della difesa hanno creato più di cinquanta diversi progetti di droni, dagli UAV tattici a corto raggio, ai droni a razzo e a elica per la ricognizione, l’attacco e la guerra elettronica a lungo raggio. Memore dell’esperienza degli embarghi sulle armi e delle sanzioni sul suo settore della difesa, l’Iran è orgoglioso dello sviluppo e della produzione di armamenti con un altissimo tasso di indigenizzazione dei componenti e, per quanto riguarda i droni, ha creato sia progetti di produzione propria sia progetti di reverse-engineering da UAV statunitensi e israeliani che hanno commesso l’errore di volare nello spazio aereo della Repubblica Islamica.

Lo Shahed 136 (in italiano “Testimone 136”) è un drone ad ala delta unico, semplice e a basso costo creato dalla Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company (acronimo persiano HESA) e dalla Shahed Aviation Industries – creatori di un’intera linea di UAV ed elicotteri militari. I droni, del peso di 200 kg l’uno, sono lunghi 3,5 metri e hanno un’apertura alare di 2,5 metri; il motore a pistoni degli UAV alimenta un’elica bipala a spinta. Gli Shahed 136 possono volare fino a 185 km all’ora e hanno un’autonomia stimata fino a 2.500 km. Gli UAV a navigazione satellitare e guida inerziale sono designati come munizioni loitering/drone kamikaze, con un carico utile di 50 kg sufficiente a colpire infrastrutture, fortificazioni, navi da guerra, caserme militari, porti, aerodromi, concentrazioni di soldati nemici e altri obiettivi strategici e sul campo di battaglia. Lo Shahad 136 è stato presentato nel 2021 e negli ultimi tre anni è stato impiegato in massa nelle forze armate iraniane.

Fabio Gigante

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