Borsa del Turismo extralberghiero, tre giorni di eventi
150 imprenditori, 20 tour operator e buyers di 10 Paesi a confronto per migliorare l’offerta.
Borsa del Turismo extralberghiero, tre giorni di eventi. 150 imprenditori, 20 tour operator e buyers di 10 Paesi a confronto per migliorare l’offerta.
Da ieri ha preso il via a Palermo, al Cruise Terminal del porto, la VII edizione della BTE, la Borsa del turismo extralberghiero, organizzata per il settimo anno da Confesercenti Sicilia, dedicata al mondo della ricettività alternativa.
Una tre giorni che terminerà domani, 12 novembre, che ha come obiettivo presentare da più sfaccettature e da prospettive diverse, per mezzo di un fitto programma di incontri, seminari, tavole rotonde, come si sta sviluppando il comparto turistico e le aziende che ne fanno parte.
Un comparto che sull’Isola conta 6.869 aziende per un totale di 91.802 posti letto (dati Otie 2022 su base Istat).
Durante la tavola rotonda programmata questa mattina, dal titolo: “Cooperazione internazionale nelle strategie dello sviluppo turistico” a confrontarsi il dirigente Generale del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana Maria Concetta Antinoro, Antonio Purpura, Professore Ordinario di Economia Applicata, Filippo Grasso, Professore Università degli studi di Messina, Simona Sglavo, project Manager Cesie e Maurizio Giannone, Esperto di Cooperazione Internazionale.
Si è sostenuto quanto i progetti europei, in termini di cooperazione internazionale, siano un volano turistico.
I siti Unesco riconosciuti nel mondo, “raccontati” tramite realtà virtuali, conoscenze informatiche, transizioni digitali, uniscono diversi Stati e creano percorsi turistici per far conoscere i luoghi del mondo. La storia diventa realtà unica che unisce i cittadini del mondo. Bisogna pensare al mediterraneo nel suo insieme; non pensare ai particolari ma puntare alle macroaree.
Anche i temi e i percorsi enogastronomici diventano elementi che possono suggerire di conoscere un luogo.
Trasferire un’informazione, diventa un motore di promozione che può suggestionare qualcuno per suggerirgli una esperienza all’estero.
Il cibo nelle diete mediterranee, ad esempio, è diventato un tema dominante per diversi paesi e nella scacchiera europea, la Sicilia, ha un ruolo di capofila.
Per aumentare i flussi turistici e la ricettività bisogna anche sviluppare un nuovo profilo professionale volto a migliorare le competenze di coloro che lavorano nel settore turistico tramite una nuova figura, quella del Manager del turismo ibrido e sostenibile. Anche in questo caso bisogna coinvolgere professionisti di altri paesi europei, sei quelli individuati, all’insegna della mobilità internazionale.
Come è stato rappresentato ieri dal prof. Giovanni Ruggieri – docente di Economia del Turismo – durante la presentazione del report di ricerca “Impatto del PNRR sulla ricettività diffusa nelle realtà insulari”, si è constatato come “l’Ospitalità delle 7000 strutture non alberghiere è concentrata spesso negli stessi luoghi. L’obiettivo, quindi, è orientare il piano verso una maggiore diffusione della domanda turistica in piccoli centri, borghi. La Sicilia e i suoi arcipelaghi devono adottare un modello turistico sempre più incentrato sulla microimpresa e sull’ospitalità diffusa, strutturata in reti dove i prodotti, le attività e le strutture siano parte integrante”.
VIE DEI TESORI
Durante la mattinata, nel corso della BTE, presso lo stand dell’assessorato regionale al turismo, sono stati anche presentati i numeri raggiunti in Sicilia di chi è “affamato” di bellezza, di voglia di condivisione, di riappropriazione dei tesori della propria città. Parliamo dell’evento denominato “Vie dei tesori”, che ha raggiunto anche quest’anno, nei luoghi individuati per l’occasione, 255 mila presenze coinvolgendo sia le grandi città che i piccoli borghi. Soltanto Palermo si attesta a 160 mila visitatori con il sito più amato che è stato Palazzo Costantino ai quattro Canti.
La spesa complessiva generata dai turisti durante le visite nelle 17 città coinvolte durante i week-end dell’ultima edizione de “Le Vie dei Tesori” è stata di 7.674.240 euro, con una media di 451.425,88 euro per città. Lo dice l’analisi elaborata con i rilevamenti dell’Otie, l’Osservatorio sul turismo nelle isole europee, presentata dal presidente prof. Giovanni Ruggieri nel corso della conferenza stampa. Il professore Ruggeri ha analizzato l’identikit del visitatore -tipo. Nei quasi tre mesi di festival, sono giunti 68.520 turisti nelle grandi città, registrando un ulteriore aumento del 13% rispetto alla scorsa edizione. Notevole l’impatto economico su Palermo, che raggiunge i 5.212.248,12 euro. I visitatori più coinvolti sono i giovani tra i 18 e i 35 anni e le persone tra i 50 e i 70 anni. Il 79,2 per cento degli intervistati ha già partecipato al festival in passato e torna.
Per l’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo Maurizio Carta, anch’egli presente alla conferenza stampa, “Con ‘Le Vie dei Tesori’ si utilizza lo strumento delle visite per raccontare la città e la manifestazione concorre a rispondere alla domanda di città in modo inusuale, sia a cittadini che a turisti, che l’attraversano senza sentirla estranea“.
NOTIZIE UTILI SU “BTE” E COSA C’E’ DA VEDERE
Presenti 20 tour operator, 150 imprenditori e buyers di 10 Paesi che arrivano da Francia, Spagna, Polonia, Germania, Regno Unito, Croazia, Ucraina, Romania, Turchia e Portogallo. Fino a domani sarà possibile visitare anche l’ExpoBTE, con stand su prodotti e servizi dedicati a chi opera nel comparto extralberghiero e spazi rivolti al grande pubblico sulle proposte di turismo alternativo sperimentati in vari territori siciliani e che individuano nei sapori e nell’artigianato artistico locale, ulteriori elementi di narrazione e valorizzazione turistica, insieme ai percorsi naturali, ai beni artistico culturali, alle attività sportive.
Al Cruise terminal per l’occasione è allestita la mostra “Viaggio in Sicilia” del fotoreporter Nino Bartuccio, autore di reportage su guide internazionali come il National Geographic traveler e riviste come Bellitalia. L’esposizione é visitabile per tutta la durata della Bte negli orari di apertura della Borsa, dalle ore 10.30 alle ore 20. Andrà, invece, in scena stasera, la sfilata di moda di brand che promuovono il territorio siciliano, a cura di Giusi Maccarrone e Roberto Capone. Ad accogliere i visitatori all’esterno della Bte anche una grande mongolfiera per un’esperienza inedita di volo controllato.
Dichiarazione degli organizzatori della fiera
“Approfondimenti tematici, occasioni di networking e promozione del territorio: sono queste le caratteristiche che abbiamo voluto dare all’evento fin dalla prima edizione – dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia – e i risultati sono arrivati. In questi anni la Bte ha consentito a oltre 1000 aziende del comparto extralberghiero di aprirsi un varco nei mercati esteri grazie ai contatti e agli accordi siglati in queste giornate. Quest’anno abbiamo voluto aggiungere alla ricerca dell’Otie e alla tavola rotonda che seguirà anche alcuni momenti di approfondimento politico con gli assessori al Turismo e alle Attività produttive che diventeranno un’ulteriore finestra informativa per gli addetti ai lavori e che saranno gestiti da giornalisti di primo piano nel panorama dell’informazione siciliana“. E ancora dichiara Messina: “ Il Pnrr può fare molto per affrontare la sfida della sostenibilità nel turismo in Sicilia. Una sfida che passa anche dallo sviluppo del settore extralberghiero e sulla valorizzazione di nuove destinazioni ancora poco conosciute“.
Sulla stessa lunghezza d’onda Patrizia De Luise, la presidente nazionale di Confesercenti, che aggiunge: “Il turismo è importante per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Il turismo extralberghiero è importante perché integrandosi con il resto della offerta turistica serve a fare scoprire di più anche quei territori interni meno noti. È dunque una spinta per fare espandere il turismo su tutta la regione“. Le imprese turistiche del settore possono contare anche sui finanziamenti che arrivano dalla Regione.
Il Presidente della Regione Renato Schifani, presente anch’egli stamattina presso la Stazione marittima del porto di Palermo per visitare gli stand allestiti all’interno della Bte dichiara:
“Un momento di incontro molto importante, che tocca un settore che è cresciuto moltissimo. Questo dimostra come la Sicilia sia in grado di offrire, sotto il profilo turistico, un prodotto multifunzionale. Non soltanto la ricettività classica degli hotel, ma anche quella extralberghiera, come i b&b, che è diventata competitiva quasi quanto l’offerta tradizionale. È la dimostrazione che c’è una richiesta di turismo rilevante per la Sicilia, che però deve essere in grado di recepirla e migliorarla, come stiamo facendo“.
“La Sicilia – continua Schifani – è turismo. Abbiamo un clima che ci invidia tutto il mondo, così come le nostre bellezze storiche e archeologiche. Non sfruttare appieno queste potenzialità, non veicolarle all’estero per promuoverle, sarebbe un atto di colpevolezza senza appello. E di questo reato non voglio macchiarmi“.