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Palermo Taxi

Buonasera, è libero?

Palermo Taxi

Stazione Centrale, ore 20.30 piazzola dei Taxi.

– Buonasera, è libero?

– In che senso scusi?

– Stavo telefonando.

– Disturbo qualcosa d’importante?

– No prego. Scusa tesò ti chiamo dopo che ora ho camurrie.

– La ringrazio. Lei è squisito.

Palermo Taxi

Stazione Centrale, ore 20.30 piazzola dei Taxi.

– Buonasera, è libero?

– Diciamo..

– In che senso scusi?

– Stavo telefonando.

– Disturbo qualcosa d’importante?

– No prego. Scusa tesò ti chiamo dopo che ora ho camurrie.

– La ringrazio. Lei è squisito.

– Allora unnamo agghire?

– Per portarmi in via Leopardi quanto vuole?

– Ma Unnè?

– Veramente questo lo dovrebbe sapere lei. Metta caso sia un turista.

– È a Notabbartolo?

– Si, lì vicino. Quanto viene il disturbo?

– Per lei 25 euro.

– Ma tassametro non ne ha?

– Noi non ne usiamo di queste cose. (Manco gli avessi chiesto delle pratiche sadomaso)

– Ma se per Punta Raisi la tariffa è 50, mi spiega perché per pochi km è 25?

– Vabbè si vede che lei non è turista, facciamo 20, rimane contento?

– Guardi siccome il 101 è partito ora e sono stanco gliene do 15.

– Ca amo a fare, vabbè inchianasse.

Primo semaforo, all’ingresso di via Roma, il tassista si volta verso l’autista di un autobus affianco. Nella mia ingenuità suppongo si conoscano.

– Chi minchia ci talìi?

– Chiffà magari qualche luce l’accendi (fino a quel momento evidentemente il mio autista aveva camminato a fari spenti), anche solo per fare campare qualche elettrauto.

– To cognato è elettrauto?

– No perché?

– Allora picchi ci stai scassando i cabbasisi? Fatti i cazzi tuoi. Ora accendo. Lo avrei fatto. Basta che ti dai una calmata.

Il taxi riparte.

– Dottò, caldo c’è ancora. La gente infuddisce. Non stanno bene. Poi li vede sti cornuti sui pattini? Avessero a moriri. Sono pericolosi. Ieri mia suocera è stata investita da dei ragazzini che camminavano in tre. Tipo acchiana me patri co tutti i so figghi. Sti cornuti, avessero a cariri. Nel mentre suonava a tutti e lampeggiava, sorpassando a Zig Zag.

– Ma ha fretta?

– Dottò già mi paga solo 15 euro vuole pure che passi la serata con lei? Avrei da fare con pelo stasera. Io sono all’antica. Non vado a letto senza futtiri.

– Guardi che può accostare anche qua.

– Ma non siamo arrivati?

– Si ma io mi voglio fare due passi a piedi per sbollire l’invidia per la sua intensa vita sessuale.

– Dottò na’ futtuta salva la vita.

– Lei campa cent’anni, ne sono certo.

– Buona serata Dottò.

– Mai quanto la sua.

(di Giovanni Pizzo)

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