A Palermo in arrivo le carrozze elettriche in sostituzione a quelle con i cavalli per la salvaguardia della salute degli animali
Dopo i ripetuti episodi avvenuti in questa calda estate che hanno riacceso l’appello contro l’utilizzo dei cavalli per il traino delle carrozze, il Comune di Palermo punta a salvaguardare la salute e il benessere dei cavalli e nello stesso tempo offrire ai turisti un mezzo di trasporto green, tecnologicamente all’avanguardia e con un pizzico di gusto retrò.
Il progetto prevede l’arrivo a Palermo delle carrozze elettriche, o ibride, che «in un futuro non troppo lontano – dichiara l’assessore al Turismo Sabrina Figuccia – potranno implementare gli attuali mezzi a trazione animale. Il progetto vuole creare un sistema virtuoso, che utilizzando mezzi elettrici o ibridi, possa salvare una tradizione secolare, ma salvaguardando il benessere animale e migliorando la qualità del servizio con l’ausilio della tecnologia. Le moderne carrozze saranno infatti dotate di sistemi digitali per dare tutte le informazioni turistiche del territorio in varie lingue».
L’assessore Figuccia ricorda «i recenti episodi che hanno visto tristemente protagonisti i cavalli al traino delle carrozze turistiche nella nostra città hanno obbligato l’amministrazione ad una profonda riflessione». Con l’obiettivo da un lato di «valorizzare un modello storico che racconta la cultura della nostra città, offrendo ai turisti un mezzo di trasporto antico e tradizionale, e dall’altro seguire le linee guida dettate dall’Europa in ambito di mobilità sostenibile, in un binomio che coniuga innovazione e tecnologia da una parte e tradizione e storia dall’altra, mettendo al centro la sicurezza del trasporto interno cittadino e turistico e il rispetto degli animali». Per raggiungere l’obiettivo occorrerà avviare un processo di ampliamento delle attuali licenze degli operatori, che verrà condiviso con gli uffici, in modo da rendere Palermo città-pilota del miglioramento della mobilità turistica.
Come si legge nella nota di dichiarazione la carrozza spinta dal motore elettrico rinuncia naturalmente al traino del cavallo e «conserva un modo antico e nuovo allo stesso tempo per visitare la città e i monumenti, conciliando anche l’aspetto economico dell’imprenditore. Il cavallo può anche rimanere vicino alla carrozza, ma non è più servo della stessa e può tranquillamente essere preservato in caso di temperature estreme. In sostanza, la carrozza può andare solo in elettrico, senza quadrupedi, oppure, invece di essere trainata, seguire il cavallo, che non sarà costretto ad alcuno sforzo».
Per l’assessore «si tratta di una modalità di trasporto che risponde ad esigenze di tipo sociale, ma anche imprenditoriale, perché la componente innovativa del progetto può essere oggetto di start up d’impresa in chiave giovanile e non solo, attingendo a forme di finanza agevolata, anche a fondo perduto».
Caterina Guercio