Migranti Lampedusa: arrivano un C 130 dell’AMI e la Croce Rossa con aiuti umanitari
La Croce Rossa Italiana, in supporto al Dipartimento Libertà Civili del Ministero dell’Interno, con un volo dell’Aeronautica militare, sta inviando a Lampedusa, per far fronte agli sbarchi di persone migranti di queste ore, beni e materiali di prima necessità come coperte, scarpe, vestiario e altro. “La Croce Rossa Italiana sta fornendo supporto, aiuti umanitari, per far fronte alla prima accoglienza delle persone che in queste ore sbarcano sulle nostre coste. La sinergia con le Istituzioni, così come con le nostre comunità sui territori, può e deve riuscire a far fronte a quello che si manifesta come un necessario dovere di accoglienza”, sottolinea Rosario Valastro, presidente della CRI.
E’ arrivato alla base di Sigonella oggi pomeriggio il C130 dell’Aeronautica Militare che ha caricato a bordo beni di prima necessità destinati al centro di accoglienza migranti dell’isola di Lampedusa. L’iniziativa, voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è frutto della sinergia con il Ministero degli interni, il Dipartimento dell’immigrazione, il Dipartimento Protezione Civile Sicilia, la Prefettura di Agrigento, il Comune di Catania, la Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale, la Caritas e la stessa Aeronautica Italiana. “La situazione di eccezionale affollamento dell’hot spot di Lampedusa – dice una nota della protezione civile regionale – che si è creata ieri a causa dei numerosissimi sbarchi delle ultime ore e delle cattive condizioni meteo che impediscono le traversate verso la Sicilia, è stata costantemente monitorata dalla protezione civile regionale che ha informato costantemente il Presidente Schifani, rappresentando le richieste del Dipartimento immigrazione e della Prefettura di Agrigento sulla necessità di far arrivare sull’isola aiuti indispensabili: come coperte, scarpe, indumenti e kit igienici per i 2700 migranti, bambini, donne e uomini”.
Da qui, già nelle prime ore dell’alba, è stata attivata l’organizzazione del Drpc Sicilia d’intesa con il Dipartimento libertà civili e immigrazione. Sono stati ricercati beni di pronta disponibilità individuati in quelli di Croce rossa italiana, di Caritas e dei depositi di protezione civile di Catania, Siracusa e Palermo. I beni sono pallettizzati e man mano trasportati da CRI e dai volontari di PC. A Sigonella sono confluiti subito i beni messi a disposizione da Croce Rossa Italiana. Si sta valutando anche l’invio di altro materiale di Cri, Protezione civile siciliana, Caritas anche via mare, con il traghetto di linea in partenza domani sera. Domani sull’isola, condizioni meteo permettendo, si recheranno Schifani, assieme al capo del dipartimento nazionale delle libertà civili e immigrazione, prefetto Valenti e al capo dipartimento della protezione civile Siciliana, Cocina. “Lampedusa continua a essere la zattera nel Mediterraneo che salva migliaia e migliaia di persone. Attualmente ci sono delle difficoltà all’interno dell’hotspot per la presenza di oltre 2000 persone. È chiaro che non ci può essere solo l’attenzione mediatica e scandalistica, che spesso si presta anche a bagarre elettorale e strumentalizzazione politica, solo quando ci sono morti. Di fronte a un dramma di questa portata, tutti dovrebbero mettere da parte le divisioni e unire gli sforzi e le energie per arrivare a soluzioni concrete”. Lo ha detto, tornando a lanciare un appello, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. Lampedusa, fino ad ieri, ha avuto numeri di sbarchi stratosferici: 1.869 persone, con 41 barchini, solo nella giornata di giovedì e 1.175 mercoledì. “La politica deve farsi trovare pronta, serve dare risposte strutturali a questo fenomeno, prevedendo innanzitutto delle navi capienti in rada pronte al trasferimento immediato dei migranti che arrivano sull’isola – ha spiegato Mannino – . L’hotspot è oggettivamente inadeguato a ospitare questi numeri, e serve subito un piano d’azione per recuperare tutti i barchini che sono sparsi sulle coste, anche attraverso un intervento urgente della protezione civile nazionale”. Ci sono già arrivi di turisti calendarizzati per Pasqua e le spiagge sono ricolme di barchini. “Il mio grazie va a tutta la macchina dell’accoglienza e in particolare alle forze dell’ordine per l’incessante lavoro che stanno facendo in queste ore e per tutte le persone salvate”, ha concluso il sindaco di Lampedusa e Linosa.
Fabio Gigante