Lomonte: prima settimana di Lagalla sindaco.
La prima settimana da Sindaco di Roberto Lagalla, verso il quale nutriamo stima e affetto, disvelano fatti e verità che ci dicono che questa sarà la stagione amministrativa più critica dall’occupazione di Palermo nel luglio del 1943 ad oggi.
L’amministrazione non ha liberamente disponibili per pagare le spese del Festino di S. Rosalia nemmeno 50mila euro: che infatti sono stati donati dalla Regione.
Basta questo a comprendere che i predecessori hanno fatto molto più che lasciare un bilancio non approvato: i conti del Comune sono sconosciuti. E Roberto rischia seriamente di trovarsi di fronte ad un “buco” nei conti persino superiore a quello lasciato dalla Giunta Bianco a Catania. L’ennesima vasca di Bellolampo è satura, e la Rap accumula i rifiuti che raccoglie sui piazzali della discarica. È una pratica vietata e la Rap chiede al neosindaco i soldi (tanti) per portarli fuori Palermo. Non aver fatto partire la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città fa sì che Palermo continui a produrre troppi rifiuti. Un intero decennio (2012-2022) non è stato sufficiente al Sindaco della “Primavera” per far crescere la percentuale di raccolta differenziata, ferma a valori illegali bassissimi, che sono illegali da molti anni (la legge prevede un minimo del 65% di differenziata, che metterebbe in ginocchio il bilancio della municipalizzata dei rifiuti).
In una situazione simile, Roberto avrebbe dovuto presentare già in campagna elettorale una squadra di assessori di altissimo livello. Invece è in attesa di ricevere i nomi dalla sua coalizione: un cartello elettorale in cui è in corso una guerra personale fra il presidente della Giunta Regionale, di cui Lagalla faceva parte, e il presidente dell’Ars, già sodale politico del Sindaco uscente, con cui governa Palermo dal lontano 1994.
Ma con la crisi finanziaria dello Stato Italiano, le cui finanze sono tenute artificiosamente in piedi dagli acquisti di Btp da parte della Bce, il Sindaco Lagalla dovrà affrontare una crisi finanziaria del Comune senza precedenti storici. La Bce, infatti, sta per alzare a più riprese i tassi. L’inflazione è ormai fuori controllo in tutta Europa. E non può più, come pure vorrebbe, evitare di farlo.
Al peggiorare della crisi, Siciliani Liberi finirà con l’essere l’unica forza politica capace di dare idee e prospettive nuove su come fronteggiarla.