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Corpo Forestale della Regione, Calivà (Ugl): “Giusto riconoscimento mansioni alla pari dei Carabinieri”

Dal 1972 la Regione Siciliana ha un suo Corpo forestale che da quell’anno svolge in Sicilia compiti e funzioni del Corpo Forestale dello Stato.

Con legge 7 agosto 2015, n. 24, la cosiddetta “Legge Madia”, il Corpo forestale dello Stato venne assorbito dall’Arma dei Carabinieri divenendone una specialità. La stessa legge all’art. 8, comma 7, sanciva che “Nei territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme tutte le attribuzioni spettanti ai rispettivi Corpi forestali regionali e provinciali, anche con riferimento alle funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, secondo la disciplina vigente in materia e salve le diverse determinazioni organizzative, da assumere con norme di attuazione degli statuti speciali, che comunque garantiscano il

coordinamento in sede nazionale delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché la sicurezza e i controlli nel settore agroalimentare. Restano altresì ferme le funzioni attribuite ai presidenti delle suddette regioni e province autonome in materia di funzioni prefettizie, in conformità a quanto disposto dai rispettivi statuti speciali e dalle relative norme di attuazione”.

“Quindi, a tutt’oggi – spiega Maurizio Calivà Segretario regionale Ugl Funzione Pubblica per la Sicilia – , il Corpo Forestale della Regione non solo svolge compiti e funzioni di una specialità dell’Arma dei Carabinieri, ma anche ulteriori compiti affidati dalla Regione e soprattutto il coordinamento degli incendi boschivi”.

“Il personale del Corpo, – aggiunge Calivà – falcidiato di prepensionamenti e oggi ridotto a poche unità, deve assolvere quotidianamente a questi compiti senza che allo stesso vengano riconosciuti i benefici economici e pensionistici di cui godono le altre Forze di polizia”.

“La UGL  auspica – conclude Calivà – che la Regione Siciliana affronti rapidamente e con efficacia tale problematica al fine di evitare una disparità di trattamento che si dilunga da troppo tempo e si adopererà per un confronto con le forze politiche per risolvere questa annosa e grave questione”.

 

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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