OPERAZIONE GDF: SEQUESTRO DI PRODOTTI NON SICURI A PALERMO E CALTANISSETTA
GDF PALERMO: SEQUESTRATI OLTRE 154 MILA PRODOTTI NON SICURI E IRROGATE. SANZIONI PER OLTRE 30.000 EURO.
OPERAZIONE GDF: SEQUESTRO DI PRODOTTI NON SICURI A PALERMO
A CALTANISSETTA SEQUESTRATE 4.150 MASCHERINE FFP2 PER BAMBINI CON
MARCATURA CE NON CONFORME. INDAGATA UNA PERSONA.
I Finanzieri della Tenenza di Carini, nell’ambito dall’intensificazione del controllo economico del territorio
disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo in materia di sicurezza dei prodotti,
hanno sequestrato oltre 154 mila articoli sprovvisti del marchio CE.
In particolare, le Fiamme Gialle durante un controllo presso un emporio ubicato in località Carini hanno
sequestrato 154.630 articoli di diversa natura (dagli accessori per la cura della persona sino a strumentazione
elettrica a basso voltaggio) ritenuti non sicuri, in quanto sprovvisti del marchio CE attestante la conformità del
prodotto (artt. 6 e 13 del D.Lgs. 86/2016), nonché in violazione al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005).
I militari hanno segnalato alla locale Camera di Commercio il titolare dell’impresa e sottoposto a sequestro
amministrativo la merce non a norma. La condotta tenuta prevede una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di circa 30 mila euro.
Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana al fine di contrastare
ogni forma di illegalità economica, a tutela dei consumatori e degli esercizi commerciali che operano nel rispetto
delle norme.
A Caltanissetta invece nell’ambito del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta in stretto coordinamento con la Prefettura nissena, nei giorni scorsi i Finanzieri del locale Gruppo hanno proceduto al sequestro di 4.150 mascherine FFP2, ingannevolmente pubblicizzate come pediatriche, corredate di 4.150 confezioni recanti il marchio “CE” apposto in maniera illegittima, pronte per essere immesse sul mercato in frode al commercio, in assenza della documentazione attestante il superamento dei prescritti test di laboratorio.
Nello specifico, i militari del locale Gruppo, a seguito di attività info-investigativa, hanno compiuto un accesso
ispettivo presso la sede di un’attività commerciale sita in Caltanissetta. La perquisizione ha confermato l’analisi
di rischio effettuata dai finanzieri, rinvenendo e sottoponendo a sequestro probatorio d’urgenza 4.150 mascherine tipo FFP2, che sembrerebbero prive dei requisiti previsti per l’apposizione del marchio “CE”, destinate alla vendita come dispositivo di protezione pediatrico, immesse in commercio in circostanze tali da ingenerare nel consumatore la erronea convinzione di acquistare un prodotto certificato da destinare ai bambini quando invece, tali mascherine FFP2, essendo dei D.P.I. ovvero Dispositivi di Protezione Individuale, sono destinati ad un
pubblico di lavoratori.
L’utilizzo di tali dispositivi da parte di bambini, in aperto contrasto con quanto stabilito all’art. 5 del
Regolamento UE 2016/425, sui requisiti essenziali di salute e di sicurezza di cui all’allegato II – Requisiti
essenziali di salute e di sicurezza, dove al punto 1.3.1 – adeguamento dei DPI alla morfologia dell’utilizzatore – si
fa riferimento all’obbligo di progettare i D.P.I. in modo tale da renderli adattabili alla tipologia di utilizzatore
che, come chiarito da organismi accreditati a livello europeo, nello specifico la ASPHER e la European
Academy of Paediatrics, non può essere un pubblico di bambini, in quanto gli stessi dovrebbero utilizzare
soltanto mascherine di tipo chirurgico considerato che l’uso di mascherine facciali filtranti è modellato sugli
adulti.
L’A.G. interessata, condividendo le ipotesi investigative a carico del responsabile, emetteva apposito decreto di
convalida del sequestro effettuato, autorizzando la divulgazione della notizia, sussistendo pubblico interesse
all’informazione.
L’operazione svolta delle Fiamme Gialle nissene si pone a tutela della salute dei consumatori e intende rimarcare
ancora di più il ruolo del Corpo a tutela della leale concorrenza nei mercati.