Palermo, caos al centro storico e chiusa per riprese cinematografiche, ma non sbuca nessuno
Accade in via Trieste, traversa di Via Roma
A Palermo oramai accade di tutto e sotto gli occhi di ognuno di noi.
Se da un lato è arrivata la zona bianca con un “liberi tutti” e con quello che ne consegue, dall’altra -proprio perché a noi piace non farci mancare nulla- si verificano tante di quelle anomalie che solo Palermo può godere di tale primato.
Il “liberi tutti” ha avuto il massimo della sua esplicitazione al centro di Palermo nelle zone pedonali dove sembrerebbe vivere all’interno di un’auto scontro.
In via Maqueda e strade limitrofe vige anarchia assoluta dove i ciclisti, con sopra tre passeggeri e monopattinisti che di “mono” hanno solo il nome, si sfidano nelle corse tipo gincana fregandosene di bimbi e famiglie che passeggiano.
Poi ci sono le centinaia di bancarelle degli extracomunitari che occupano aree intere, marciapiedi, strade e ogni angolo e in fila indiana autorizzate da chi è come?
Praticamente fare una passeggiata al centro città e come andare in controsenso in autostrada.
Tutto questo accade nel silenzio più totale delle istituzioni e nel degrado sociale piú assoluto.
Ecco Palermo è tornata a vivere (male) e nessuna istituzione si è preoccupata di “gestire” al meglio possibile questa ripartenza da zona bianca.
Ma tra le anomalie di Palermo c’è pure quella della zona rimozione per riprese cinematografiche
autorizzata dal comune di Palermo che mai fu “ripresa”. Ovvero un divieto di sosta a partire dallo scorso 18 giugno in via Trieste dove nessuna azienda di produzione è mai sbucata e che certamente ha procurato altro incazzamento da parte dei residenti che ad oggi non hanno capito cosa è successo, ma certamente del film di via Trieste nessuno sa nulla e che l’unica certezza è un divieto con tanto di autorizzazione che sa più di fiction tragicomica a puntate non calendarizzata.
F.Panasci
Segue fiction sulla monnezza e gli ingombranti di Palermo