Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

L’arte di render belli donne e uomini di Giorgio Parrivecchio

Da Palermo a Dolce&Gabbana passando da XFactor

Palermo-Si inaugura oggi fino alle ore 16.00, al civico 25 di via Narcisio Cozzo, la sfida imprenditoriale di Giorgio Parrivecchio, giovane Hair Style che già nel suo curriculum vanta riconoscimenti internazionali e collaborazioni importanti come l’esperienza professionale nel talent show XFactor e le sfilate di alta moda di Dolce&Gabbana.

La riduzione di posti di lavoro, il famoso posto fisso è ormai sempre più difficile da raggiungere e sono in molti, a causa di questa crisi post COVID19, ad aver perso il posto di lavoro. Fortunatamente esistono figure lungimiranti, che professionisti in determinati ambiti scommettono tutto sul proprio futuro. L’arte del benessere, soprattutto grazie ai progressi tecnologici registrati nell’ultimo decennio appaiono ad oggi, una delle attività commerciali più promettenti. Sempre più sono le persone alla ricerca di servizi che aiutino a rilassarsi e ad alleviare la tensione, in questo presente sempre più stressante.

Giorgio Parrivecchio, ha subito fiutato quale percorso intraprendere con questo suo personalissimo progetto imprenditoriale: aprire un nuovo centro benessere offrendo trattamenti che arrivano da altre culture e che stuzzicano la curiosità per l’esotico, la tradizione e le avanguardie.

Giorgio si potrebbe definire un ragazzo fortunato, coadiuvato da una famiglia d’arte molto unita che lo ha sempre sostenuto fin da subito nella nobile arte di render belli donne e uomini. I suoi primi maestri che ancora lo seguono sono il padre Pippo, quasi dieci lustri di esperienza nel settore della parrucchieria sempre insieme con la moglie Patrizia. Mentre la sorella Laura, neo architetto, ha curato la progettazione di questo nuovo salone, con materiali che rispettano il concetto della sostenibilità, assemblati in un unico disegno senza mai tradire la loro natura.

In linea con le normative ministeriali vigenti in materia di prevenzione COVID, igiene e sicurezzacostituiscono i fattori principali di questa nuova realtà. Oltre ai dispositivi mono uso, sono state scelte, anche innovative lampade tecniche ad infrarossi Diabolo Therm realizzate da Flos per Welonda, posizionate sopra ogni postazione lavatesta. Svolgendo contemporaneamente, il trattamento curativo per i capelli ed in primis garantire l’igienizzazione costante di ogni postazione. Un elemento innovativo di ultima generazione ancora non molto usato in Italia.

“Sono molto motivato-dichiara Giorgio Parrivecchio, grazie anche ai risultati raggiunti, per questa nuova avventura che stiamo intraprendendo. Da sempre ho concepito la mia professione da apprendista, continuando a studiare per migliorarmi e conoscere nuovi metodi di lavoro che dal Salone di papà mi hanno portato alle grandi sfilate. Da loro ho imparato: che la passione, l’entusiasmo e l’umiltà fanno la differenza con la concorrenza. Il segreto per aprire una nuova attività, sembrerà  scontato ma fa sempre bene ricordarlo, è capire di cosa hanno bisogno le persone, per poi offrirglielo. Per la prima volta, il nostro centro benessere si trasformerà, anche in una vera e propria accademia, con stage e incontri di alta specializzazione, con la partecipazione di artisti internazionali del settore, che racconteranno tutti gli aggiornamenti Hairstyle  e sulle nuove tendenze ai parrucchieri che esercitano in Sicilia. Inoltre, gli spazi, sono stati realizzati per ospitare mostre ed eventi culturali per offrire un momento altro ai nostri clienti e non.”

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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